Un cereale da riscoprire
Il Farro (dal latino Far, da cui deriva il nome farina), è il cereale più antico, il progenitore delle varietà di grano duro e tenero, coltivato sin dal tempo degli antichi Egizi, successivamente dai Sanniti e dai Romani.
Arrivò nella penisola italica probabilmente intorno al VII secolo a.C., attraverso i vari scambi commerciali con le zone orientali del Mediterraneo.
Proprio dai Romani abbiamo ricche testimonianze circa l’importanza di questo cereale nella dieta neolitica-italica. Plinio lo descrive come il più importante, ovvero “il primo cibo dell’antico Lazio”.
Il farro veniva usato dai legionari romani, in quanto facilmente trasportabile, per poi essere trasformato in puls di farro, una polenta fatta di farina di cereali e acqua.
Si conoscono tre tipi di farro:
Il Triticum dicoccum, farro medio o farro dicocco, deriva da una specie selvatica.
Il Triticum spelta è conosciuto anche come farro maggiore o spelta, e deriva dall’incrocio con una graminacea selvatica.
Il Triticum monococcum, o piccolo farro, è la forma di frumento coltivata da più tempo dall’uomo. Alcune testimonianze parlano addirittura del VIII sec. a.c.
Il nostro Farro (Triticum Dicoccum) è una cultivar tipica del Molise dove trova condizioni climatiche ed ambientali ideali per la sua coltivazione in agricoltura biologica.
Il Farro è un cereale “vestito”, viene lavorato dopo il raccolto tramite procedimento di decorticatura seguita da leggera perlatura al fine di facilitarne la cottura pur mantenendo sostanzialmente intatte tutte le sue proprietà nutrizionali -proteine, fibre, vitamine ed oli essenziali – tipiche di un prodotto integrale.
Ciò che caratterizza il farro e lo differenzia dagli altri cereali, più comuni, è il suo valore nutrizionale:
• Ha un contenuto proteico molto più elevato degli altri frumenti
• È ricco di vitamine, Sali minerali, fibre grezze
• È povero di grassi, per questo motivo ha anche un alto valore dietetico, l’apporto calorico è infatti modesto: 100 grammi di prodotto corrispondono a 340 kcalorie.
• Ha un basso indice glicemico, quindi può essere consumato anche dai diabetici
• Il suo consumo assicura un ottimo apporto di vitamine del gruppo A e B, ferro, potassio, fosforo e magnesio, fondamentali per la salute di ossa e denti e per la bellezza della pelle.
Maggiore contenuto proteico ed elevata solubilità in acqua (che consente una facilità superiore nell’assorbire sostanza nutritive), eccellente risorsa di fibre e vitamine ed alto contenuto proteico (dà al consumatore una maggiore sensazione di pienezza dopo aver mangiato il prodotto), lo hanno riportato alla base di numerose diete per gli effetti benefici per la salute.
Gli sportivi che vogliono fare il carico di carboidrati prima di una competizione possono trovare nel farro un elevato livello di carboidrati complessi perfetti per i loro bisogni nutrizionali.
Risulta decisamente importante includere questo alimento nella nostra dieta quotidiana, anche perché è facile da preparare e ottimo da gustare in differenti modi.
Esso infatti si presta alla preparazione di gustosissime insalate, contorni, e zuppe.